Elia Elvira, nata ad Abbadia Lariana, in provincia di Lecco , e attualmente residente con la famiglia a Oggiono,artista sostanzialmente autodidatta nel campo del disegno e della pittura, anche se in passato ha fatto attivamente parte della “Bottega dell’Arte” di Missaglia, diretta artisticamente dall’affermato pittore di fama internazionale Gerry Scaccabarozzi, e del “Gruppo Artisti Lecchesi”,è una pittrice che ha raggiunto in breve tempo, in pratica poco più di cinque anni, un alto livello di abilità tecnico-formale e di ispirazione poetica, in particolare per quanto riguarda le copie d’autore e, più in generale, nell’ambito della ritrattistica, utilizzando, oltre all’ olio, anche una singolare e suggestiva tecnica, quella della china a puntini.
Originali risultano, in tal modo, i suoi numerosi ritratti, di grande intensità quando sono realizzati in bianco e nero con la china e molto dolci e sereni quando viene utilizzato invece l’olio, anche con la spatola.
Una forte emozione emanata da questi volti e questo è ciò che rende artistica allo stesso tempo facilmente godibile e tuttavia “impegnata” l’ opera di Elvira Elia. Per quanto riguarda l’artista, numerosi sono i concorsi di pittura e le esposizioni d’arte, sia personali sia collettive, a cui ha partecipato in questi pochi anni di intensa e feconda attività pittorica, sia in Italia, sia all’estero.
Annoveriamo, fra le varie iniziative dell’artista, la sua presenza in Francia, soprattutto a Parigi e in particolare l’importante esposizione negli eleganti saloni del Centro F.I.A.P. (Foyer International d’Art de Paris) “jean Monnet” di Montparnasse, una mostra a Paestum, presso la prestigiosa “Paestum Art Gallery” , esposizione nella storica galleria lecchese “Ca’Vegia” , le due personali di successo alla Villa Sironi di Oggiono e altre mostre alla galleria “La Nassa” a Pescarenico, nel nativo comune di Abbadia Lariana, poi ancora un’importante presenza a Villa Filippini di Besana Brianza in una rassegna di ampio respiro non solo nazionale ma anche internazionale, accanto a nomi mitici del peso e del valore di Salvador Dalì, di Mimmo Rotella, e di Salvatore Fiume.